Al Festival internazionale Notomusica approda il prestigioso Vienna Saxophone Ensemble, un quintetto di fama internazionale in cui spicca il celebre leader Theodore Kerkezos sax soprano, che per il tour siciliano ha chiamato come guest star il grande pianista Francesco Nicolosi. Con loro sul palco Zsombir Levente Nemeskér sax tenore, Martìn Castro Tubìo sax soprano, Ferenc Bàlint Takàcs sax alto, Ivan Paul sax baritono L’appuntamento è per Giovedì 11 agosto alle ore 21.15 nel Cortile del Collegio dei Gesuiti. L’ensemble utilizza una serie di arrangiamenti per j la storia della musica: da Händel (Arrival of the Queen of Sheba) a Skalkottas (Three Greek Dances), da Brubeck (Blue Rondò) a Piazzolla (Tango Suite) e Theodorakis (Zorba il Greco). Interessanti le trascrizioni per pianoforte e sassofono di Scaramouche di Mihlaud e Rhapsody in Blue di Gershwin.
Il Vienna Saxophones Ensemble nasce dalla trasformazione del Kerkezos Saxophones Quartet fondato nel 1994 dal sassofonista greco Theodore Kerkezos e diventato in brevissimo tempo uno dei gruppi di sax più importanti d’Europa. Per il quartetto hanno scritto o dedicato brani compositori come Mikis Theodorakis, Theodore Antoniou, Demis Visvikis, Michael Csanyi-Wills, Babis Kanas, Μinas Alexiadis, Josef Papadatos e Vassilis Tenidis.
Il quartetto ha collaborato con artisti di rilievo internazionale, tra cui Alberto Portugheis, Francesco Nicolosi, Dimitri Toufexis, Αrne Sponberg, Francis Duroy, Μaria Safariants, Aris Garoufalis e George Lazarides. Si è esibito con prestigiose orchestre e in importanti sale da concerto come l’Espace Pierre Cardin di Parigi, il Teatro dell’Opera di Roma, al Megaron di Atene e di Salonicco e per il festival “Le Notti Bianche” di San Pietroburgo. Nel luglio del 2008, su invito del Teatro Lirico di Cagliari, ha effettuato una tournée di sedici concerti in Italia con il pianista Francesco Nicolosi. Ha registrato per l’emittente radiofonica nazionale greca e per l’Unione dei compositori greci.
Composto oggi da musicisti diplomatisi tutti presso l’University of Music and Performing Arts di Vienna, ha la sua sede stabile nella capitale austriaca.


Definito da Gramophone “uno degli artisti più sbalorditivi al giorno d’oggi”, Theodore Kerkezos ha eseguito e registrato l’intero repertorio per sassofono solista con le più prestigiose orchestre tra cui London Philharmonic, The Philharmonia, London Symphony, St. Petersburg Philharmonic, Berlin Symp, Solisti di Mosca, Opera di Mosca, Meiningen Opera Symp, Royal Bangkok Symp, Far Eastern Symp.
Lavora stabilmente con Yuri Bashmet, Vladimir Fedoseyev, Francesco Nicolosi, Teodor Currentzis, Yuri Simonov e Michael Nyman.
In qualità di orchestratore/arrangiatore, le sue opere sono state eseguite da importanti orchestre come la London Philharmonic, St. Petersburg Phil, Boston Pops, Berliner Symphoniker.
È stato nominato due volte per il 50° Grammy Awards degli Stati Uniti a New York.
Gli sono state dedicate opere da Iannis Xenakis, Mikis Theodorakis e Friedrich Cerha.
Stellare anche il percorso di Francesco Nicolosi, che parte all’età di diciassette anni dalla sua Catania alla volta di Napoli dove incontra Vincenzo Vitale, didatta tra i migliori della tradizione pianistica italiana. Ben presto ne diventa uno dei migliori allievi, tanto da essere considerato a tutt’oggi uno dei massimi esponenti della scuola pianistica partenopea.
È stato insignito dei più ambiti premi internazionali, come il ‘Bellini d’oro’, il Premio alla carriera ‘Domenico Danzuso’, il Premio ‘Sergei Rachmaninov International Award’ a Mosca. A lungo titolare di cattedra presso il Conservatorio di Musica San Pietro a Majella di Napoli, tiene regolarmente master class in Italia e all’estero. All’attività concertistica affianca da molti anni la direzione artistica di istituzioni ed eventi musicali di livello internazionale.
Ricopre l’incarico di Presidente e direttore artistico del Centro Studi Internazionale Sigismund Thalberg con sede a Napoli, che svolge una riconosciuta attività di ricerca sulla figura del grande pianista austriaco, fondatore della Scuola pianistica napoletana.
L’autorevole critico e musicologo Paolo Isotta ha scritto di lui: “Nessuno oggi gli può essere accostato per la luminosità del suono, la capacità di cantare e legare; egli va considerato uno dei migliori pianisti viventi”.