Omar Sosa – Ylian Canizares – Gustavo Ovalles

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Appuntamento sabato 10 agosto alle ore 21.15 nel Cortile del Collegio dei Gesuiti

Omar Sosa & Yilian Cañizares: ritmi cubani e jazz in esclusiva a Notomusica
NOTO – Per il pubblico di Notomusica si annuncia un altro straordinario concerto in esclusiva per la Sicilia. Parliamo del duo formato dal pianista Omar Sosa e dalla violinista e cantante Yilian Cañizares, che si sono uniti per creare “Aguas”, un album bellissimo e molto personale, che è diventato anche il titolo e il percorso musicale del loro live tour. Special guest è Gustavo Ovalles alle percussioni. L’appuntamento è per sabato 10 agosto alle ore 21.15 nel Cortile del Collegio dei Gesuiti.

“Aguas” riflette le prospettive di due generazioni di artisti cubani che vivono fuori dalla loro Madre Patria e interpretano le loro radici e tradizioni in un modo unico e raffinato. Le canzoni spaziano dal commovente all’esuberante, e sono l’espressione dell’eccezionale chimica musicale, della sensibilità poetica e dell’originalità di Sosa e Cañizares.

Il materiale utilizzato in “Aguas” è un mix coinvolgente e creativo che fonde le radici Afro Cubane del duo alla musica classica occidentale e al jazz. L’album è dedicato all’acqua e specialmente a Oshun, la divinità dell’amore e signora dei fiumi nella tradizione Lucumi del retaggio Yoruba conosciuto come Santeria – una pratica spirituale importante per entrambi gli artisti. Come l’acqua è sinonimo di vita, energia, forza e spazio, la musica di questo album è ispirato dalle influenze più importanti dell’acqua – il suo potere nascosto, la sua infinita trasmutazione e la sua inarrestabile creazione. C’è anche una rappresentazione, per Omar e Yilian, dell’acqua come separazione da e nostalgia per la loro terra natia.

In concerto, il rigoglioso pianismo di Omar Sosa si sposa anche perfettamente con le percussioni multicolori e multiformi (tamburi Bata, congas, bongos, quitiplas, maracas, guiro, piatti e altro) del percussionista venezuelano Gustavo Ovalles. Il sodalizio artistico tra i due nasce nel 1999, ed era già alla base anche dell’album “Ayaguna” uscito nel 2003. Le undici tracce di “Aguas” sono state scritte e prodotte da Omar Sosa e Yilian Cañizares, il disco è uscito nel 2018.

Omar Sosa è uno di quei nomi che non hanno bisogno di molte presentazioni. Il compositore e pianista cubano, classe 1965, nominato sette volte ai Grammy, è uno dei jazzisti più versatili e completi della sua generazione. È stato capace di fondere mirabilmente un’estesa gamma di elementi jazz, di world music e di elettronica con le sue radici afrocubane, riuscendo a creare una sonorità fresca e originale, dal forte sapore latino, ma lasciando sempre grande spazio all’improvvisazione. La carriera di Sosa incarna la mentalità aperta di un artista giramondo (ha vissuto nel nord e nel sud America, a Cuba ed in Spagna) e visionario, che ha lavorato incessantemente per cercare di costruire una visione musicale coerente e personale, davvero cosmopolita. Una ventina di dischi da leader in circa un quarto di secolo di attività professionale parlano da soli. Dentro una così nutrita ed interessante produzione musicale, vi sono ben sei album di piano–solo (l’ultimo, “Senses”, è del 2014) – formula che ancor oggi forse predilige – ma anche dei magnifici duetti con il trombettista Paolo Fresu – è un duo collaudatissimo il loro, di cui è appena uscito il terzo episodio discografico, “Eros” (2016) – qualche lavoro orchestrale e, negli ultimi tempi, anche il Quartetto Afrocubano, interamente composto da suoi connazionali, con cui nel 2015 ha inciso “Ilé”, lavoro decisamente riuscito e suggestivo.

Yilian Cañizares, classe 1981, nasce a L’Avana. Talento precoce, a soli sette anni viene ammessa alla prestigiosa Accademia di Musica Manuel Saumell per studiare violino. Nel 1995 vince una borsa di studio per perfezionarsi a Caracas, e due anni dopo ottiene l’ammissione ad un Conservatorio in Svizzera, dove si trasferisce. Ma la sua natura di artista curiosa ed onnivora la condurrà presto alla ricerca di nuovi sbocchi creativi. Decide così di iniziare a cantare, e guarda con grande interesse al jazz, trovando nel violinista Stéphane Grapelli un maestro cui ispirarsi. Forma un quartetto che chiama Ochumare, come la divinità Orisha degli arcobaleni, con cui vince nel 2008 un importante premio al festival jazz di Montreux. Con lo stesso gruppo incide anche i suoi due primi dischi, nel 2009 e 2011. Ma la fama internazionale arriva nel 2013, con l’album intitolato appunto “Ochumare”, il primo a suo nome. Il successo viene quindi confermato due anni dopo dal nuovo lavoro, “Invocaciòn” (2015). Il suo stile riflette una grande varietà di influenze, con tocchi di jazz, musica classica e musica cubana. Qualche critico ha parlato di un’orchestrazione jazz mescolata ad un rituale Yoruba. Yilian Cañizares canta in spagnolo, yoruba e francese, ed uno dei suoi tratti distintivi è proprio la naturale capacità di cantare e suonare il violino allo stesso tempo.

Gustavo Ovalles, nato a Caracas nel 1967, come artista e professore ha viaggiato in tutto il mondo con i suoi strumenti tradizionali che includono maracas, culoepuya, quitiplas e bata drums. Con il pioneristico progetto di Omar Sosa “Roots Trilogy”, Gustavo ha calcato diversi importanti palchi in Europa, Giappone e Stati Uniti. Ha inoltre partecipato al l’album di Sosa “Sentir”, nominato ai Grammy. Attualmente vive un po’ in Francia e un po’ in Venezuela.

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